SENEGAL
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VI CONSIGLIAMO
Una giornata a Gorée
Senegal: Il sorriso dell'Africa
Arriviamo all’imbarco del ferry boat per Gorée e velocemente ci imbarchiamo.
Sta per partire!
Sul ferry boat si accalcano gli abitanti di Dakar, che vanno a trascorrere la giornata al mare, e gli abitanti dell’isola, pochi per la verità, insieme alle signore che gestiscono i mille commerci sull’isola, con i loro carichi di merce, odori forme e colori dell’Africa.
Gorée è tristemente famosa per essere stata punto di partenza delle navi cariche di schiavi verso il ”nuovo Mondo”.
Oggi si riscatta offrendo occasione di svago e fuga dal traffico e dall’inquinamento a molti abitanti della megalopoli Dakar, che non possono permettersi di raggiungere le spiagge piu’ rinomate del paese.
All’arrivo il piccolo paese ci dà il benvenuto e non si penserebbe mai che quelle piccole case colorate o le stradine di sabbia con i grandi alberi che offrono una piacevole ombra, abbiamo assistito a scene crudeli di deportazione e schiavitù.
Il Museo degli schiavi, così ben tenuto dal suo appassionato curatore, ci racconta una storia, una storia crudele, che appartiene al passato del mondo. Le parole di Léopold Sédar Senghor, presidente- poeta del Senegal, lasciano un segno indelebile e fanno luccicare gli occhi di tutti, sia ai discendenti degli schiavi che ai discendenti degli schiavisti.
Torniamo all’aperto, dal buio degli inferi alla luminosa giornata africana, sotto il sole cocente e saliamo verso la cima della collina in cerca di un po’ di vento che spazzi anche le nubi dell’anima.
Dall’alto vediamo all’orizzonte la colata di cemento della moderna Dakar e sotto di noi vediamo il piccolo paese di Gorée, un tempo opulento, si direbbe, dal tipo di abitazioni signorili, che ancora oggi trasmettono una sensazione di benessere.
Alcune di queste però, avvicinandoci, svelano i segni degli anni: un tempo palazzi di ricchi mercanti, affacciate sul mare, con i freschi portici dove stivare la merce, sono oggi fatiscenti, seppure abitate da chi non possiede niente di meglio.
Siamo tornati al piccolo porto percorrendo gli stretti vicoli ombreggiati, dove si vende di tutto.
Aspettiamo il traghetto chiacchierando, come tutti i senegalesi, scambiando notizie sugli amici, facendo gli ultimi piccoli acquisti. Peccato non avere il tempo di pranzare nei semplici ristoranti, per assaggiare il pesce freschissimo.
Ci imbarchiamo, il traghetto in partenza ci offre l’ultima sorpresa della giornata: i ragazzini
di Gorée, abilissimi nuotatori, aspettano nell’acqua sotto lo scafo che qualcuno getti loro delle monetine: svelti come pesci si immergono e recuperano il loro tesoro….
Senegal
Gorée: l'isola maledetta. Tristemente famosa per essere stata punto di partenza di velieri stracolmi di schiavi e diretti verso il "Nuovo Mondo"
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